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One Two Three Taste

21 Lug 2021

One, two, three…taste! Un invito a tastare ed assaporare in maniera diversa la realtà che ci circonda, sia essa un’esposizione di ceramica contemporanea o una tavola imbandita.
L’approccio deve essere assolutamente sinestetico, deve esserci chiaro fin da subito che Giulio Polloniato, artista e musicista, non vuole farci vedere un’installazione, non vuole mostrarci i suoi capolavori o le sue finissime decorazioni, lui ci invita ad un convivio gustoso, profumato ed amplificato. Un connubio ed una continua ricerca tra le sue due grandi passioni: l’arte ceramica e la musica. La tavola apparecchiata diventa un pretesto per l’incontro tra diverse persone che casualmente decidono di cenare assieme, passanti curiosi, amici, appassionati d’arte. E nello svolgere questa pratica collettiva fatta di movimenti cadenzati ed automatici generano un ticchettio ritmico prodotto dall’incontro delle stoviglie con la superficie del piatto, un insieme di suoni interrotto talvolta dallo scrosciare dell’acqua che dalla brocca passa al bicchiere lambendo poi le labbra dei commensali. E così, come nell’Antica Grecia, il banchetto si trasforma in un Symposio, un dialogo tra vibrazioni e frequenze prodotte dai commensali quasi inconsapevolmente mentre consumano il cibo servito su un servizio in terra rossa e cristallina. L’happening, seppur libero, prevede però un orchestrazione: il nostro direttore Giulio registra i suoni, li amplifica, li arrangia, li mixa, li armonizza e li rielabora fino ad arrivare ad una narrazione sinfonica che verrà riproposta in loop durante tutta la durata della mostra. La sequenza dei suoni registrati ricorda il rumore dei cocci, ma non è un rumore violento di qualcosa che si rompe, anzi tra timbriche e silenzi si è costituito un discorso armonico che ci evoca ciò che è stato in questo spazio in un altro tempo: un convivio tra otto commensali.

Giulio Polloniato
Nato a Bassano del Grappa (VI) nel 1996, Giulio Polloniato intraprende gli studi d’arte dapprima al Liceo Artistico G. De Fabris di Nove (VI), e prosegue poi come vincitore della borsa di studio della Fondazione Roi di Vicenza con un focus sul decoro tradizionale di Nove (2016-2017). Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Venezia presso l’atelier di Decorazione B sotto la guida del prof. Gaetano Mainenti, di cui ora è assistente. Dal 2016 vive a Venezia, nel 2020 apre il proprio studio nel cuore dell’Isola con altri giovani artisti e curatori.
Nel 2017 vince il 1° Premio al Concorso Irene Larcher Fogazzaro per il decoro ceramico; nel 2018 vince il 1° premio al Concorso Internazionale di Ceramica di Montelupo Fiorentino “Scultura giornaliera”; nel 2019 vince il premio della critica al Concorso StArt di Arte Fiera di Padova; nel 2020 vince il premio “Mostra personale” al Concorso Mediterraneo XXVII a Grottaglie.
“La mia ricerca è fortemente legata alla materia ceramica: attingendo dalla sfera del quotidiano, compongo oggetti e situazioni che mettano in crisi l’idea stessa di ceramica ed il suo ruolo di oggetto d’uso per dedicarmi ad una pratica di decostruzione e traduzione di significati tesi tra spazio, forma e contenuto.”

One Two Three Taste
personale di Giulio Polloniato
Cappella dei SS. Pietro e Paolo, a Grottaglie (TA)
dal 24 luglio al 30 Settembre 2021
a cura di Elena Agosti
www.giuliopolloniato.com


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