Oceani a Villa Bardini fino al 12 aprile 2026

Pubblicato il 3 Novembre 2025

Una mostra che insegna a conoscere e amare il mondo che vive sotto la superficie dell’acqua e invita a prendersi cura del pianeta.  Per la prima volta a Firenze, Villa Bardini ospita la mostra “Oceani”, una celebrazione della sconfinata bellezza e della delicata fragilità degli ecosistemi sottomarini. L’esposizione presenta il lavoro di David Doubilet, pioniere dell’esplorazione subacquea e massimo esponente mondiale della fotografia subacquea, segnando la sua prima personale in Italia. Promossa da Fondazione CR Firenze e le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, in collaborazione con National Geographic, l’iniziativa è il terzo progetto culturale congiunto realizzato a Villa Bardini.

Gli oceani coprono quasi il 75% della Terra e si ritiene siano la culla della vita primordiale, che ha poi generato l’ossigeno necessario alla vita terrestre. L’uomo naviga da almeno 10.000 anni, ma ha cominciato a esplorare le profondità marine solo dalla metà del Novecento.

La mostra espone oltre 80 immagini del fotografo subacqueo David Doubilet e di sua moglie, la biologa e fotografa Jennifer Hayes, per sensibilizzare sugli ecosistemi marini minacciati dal cambiamento climatico e dalle attività umane. Doubilet e Hayes sono considerati ambasciatori degli oceani. Le fotografie, scattate in mari di tutto il mondo, dai Caraibi all’Antartide, sono distribuite in undici sale basate sulla tecnica over/under di Doubilet, creando un percorso di “opposti” emozionanti come warm/cold, close/far, scary/cute, bright/dark, threat/care e many/few. Le immagini invitano a conoscere e proteggere il mondo sottomarino.

Tra le foto più significative ci sono una veduta aerea della Grande Barriera Corallina australiana, una piccola tartaruga verde che nuota in Polinesia Francese, il ritratto di un pesce pappagallo arcobaleno in Australia, e l’immagine simbolo che apre la mostra, dove la subacquea Dinah Halstead è circondata da un anello di barracuda in Papua Nuova Guinea nel 1987.

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