ALAÏA e BALENCIAGA. Scultori della forma
Pubblicato il 3 Novembre 2025

Fino al 3 maggio 2026, il Museo del Tessuto celebra due stilisti iconici della moda francese – Azzedine Alaïa e Cristobal Balenciaga – con una grande mostra curata da Olivier Saillard.
La Fondazione Museo del Tessuto di Prato compie cinquant’anni e insieme alla Fondazione Azzedine Alaïa, annuncia come progetto speciale la mostra “ALAÏA e BALENCIAGA. Scultori della forma” che riunisce due grandi talenti della haute couture francese.
L’esposizione dedicata a Cristobal Balenciaga e Azzedine Alaïa arriva per la prima volta in Italia al Museo del Tessuto di Prato, dopo essere stata concepita nel 2020 da Olivier Saillard presso la Fondation Alaïa di Parigi, su desiderio di Hubert de Givenchy. La mostra gode del patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia.
Nelle sale dell’ex fabbrica Campolmi sono esposti cinquanta abiti provenienti dalla Fondazione Azzedine Alaïa, insieme a documenti e video originali dell’Archivio Balenciaga, per confrontare la creatività dei due maestri della haute couture. Venticinque creazioni di Alaïa (1935-2017) – l’ultimo Couturier capace di padroneggiare ogni fase della realizzazione di un abito – dialogano con altrettanti capi di Balenciaga (1895-1972), in un confronto atemporale tra due sperimentatori di forme e volumi.
È noto che, dopo la chiusura della Maison Balenciaga nel 1968, il giovane Alaïa fu chiamato a scegliere una selezione di creazioni del Maestro, rimanendo talmente colpito da architettura dei tagli e tecnica da farne un punto di partenza per la sua riscoperta dei predecessori.
Alaïa stesso, che iniziò a collezionare moda proprio grazie agli abiti di Balenciaga, affermò: “La moda è un patrimonio culturale: è importante dare ai giovani stilisti l’opportunità di scoprire il lavoro e le tecniche dei loro predecessori”.
Tutti i capi in mostra appartengono alla Fondazione Azzedine Alaïa, creata dal couturier per preservare i suoi archivi e la sua ricchissima collezione. Il Museo del Tessuto di Prato prosegue così il suo percorso di studio e valorizzazione della Moda, per la prima volta affrontando il tema della couture francese.
La mostra è realizzata con il supporto di enti pubblici e privati, tra cui il Comune di Prato, la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, e aziende tessili del territorio.
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