IL MUSEO UNOAERRE di Arezzo: Un Tesoro di Oro e Storia

Pubblicato il 4 Agosto 2025

Il 7 marzo 1998, Unoaerre, azienda leader nel settore dell’oreficeria, ha aperto le porte del primo museo aziendale orafo in Italia. Non un museo qualsiasi, ma un vero e proprio santuario dedicato al metallo più prezioso e all’arte orafa più prestigiosa. L’obiettivo? Custodire e tramandare la memoria storica di quasi un secolo di artigianato e innovazione industriale. Trasferito nel 2013 nella nuova sede aziendale, il museo Unoaerre è un viaggio affascinante che spazia dall’archeologia industriale fino alla produzione orafa contemporanea. Grazie a una sensibilità unica per il design, la cultura, la moda e il costume, Unoaerre ha mantenuto la sua leadership di mercato evolvendosi costantemente. Il museo ne è la prova, con una vasta collezione di gioielli e argenterie che abbraccia gli anni Venti del Novecento fino ai giorni nostri. Qui potrai ammirare: Dalle creazioni Belle Époque all’Art Déco, dalle fantasie degli anni Cinquanta alle espressioni colorate degli anni Sessanta, fino alle linee astratte e informali dei decenni successivi. Pezzi unici e prototipi: Inclusi modelli, maquette, disegni, vecchi cataloghi e un ricco medagliere, testimonianze di una ricerca e sperimentazione incessanti. Esemplari celebri: Come le famose “mine” e le “medaglie dell’amore”, che narrano l’evoluzione stilistica e tecnologica del settore. Il Museo Unoaerre non è solo un custode della tradizione, ma anche un crocevia di collaborazioni illustri. Tra le sue sale brillano le opere di artisti di fama internazionale che hanno impreziosito il mondo dell’oreficeria: Giò Pomodoro, con le sue creazioni provocatorie e il monumento Koinòs Hermes, simbolo del museo. Salvador Dalì, autore di placchette e medaglie. Emilio Greco e Giacomo Manzù, che hanno unito scultura e gioielleria. Pietro Cascella e Massimo Lippi, con la loro visione innovativa e raffinata. Orlando Orlandini, Tomoko Nakasu, Dora Grieco e Roberto Politi, vincitori di premi internazionali. Insieme a direttori artistici come Bruno Galoppi, e designer del calibro di Remo Buti, Cristina Burdett, Kenneth McGrath ed Enzo Scatragli, questi artisti hanno contribuito a rendere il Museo Unoaerre un tesoro inestimabile del patrimonio e dell’innovazione orafa italiana.

Il museo è visitabile gratuitamente su appuntamento

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