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OmA a Parigi per incontrare, studiare, scambiare

25 Gen 2015

19 OmA a Parigi per incontrare, studiare, scambiareIl progetto BSN3 Craft & Design, dopo la tappa londinese di settembre 2015, si è spostato a Parigi. Una settimana di scambio buone pratiche, visite a istituzioni, ateliers, scuole e musei legati al settore artigianato d’arte.

Dal 25 al 31 gennaio 2015 OmA ha partecipato alla seconda missione del progetto BSN3 Craft & Design, finanziato dalla Regione Toscana sul fondo sociale europeo e coordinato da Euroteam progetti e Vivaio per l’Intraprendenza. Insieme a noi una rappresentanza dell’Istituto Europeo di Design di Firenze e 5 imprese artigiane che hanno avuto l’occasione di entrare in contatto con la realtà artigianale locale, sviluppando contatti e sinergie.
I primi due giorni di soggiorno sono stati dedicati all’approfondimento della conoscenza del partner ospite. Les Ateliers de Paris è una struttura comunale, nata nel 2005 e situata nel centralissimo Faubourg Saint Antoine, nei locali che furono lo storico atelier di Jean Paul Gautier. La mission di Atelier de Paris è il sostegno delle piccole imprese in fase di startup attraverso aiuto economico, consulenza fiscale, legale, marketing e design del prodotto. Les Ateliers de Paris sono anche incubatore d’impresa e offrono alle aziende uno spazio dove produrre, progettare, ricevere clienti. Agli ospiti è consentito appoggiarsi sulla Partita Iva dell’Incubatore, in modo da consolidarsi prima di avviare la propria impresa. Per usufruire dei servizi dell’incubatore è necessario presentare un progetto strutturato che viene poi esaminato da una commissione di esperti. La selezione è talmente accurata e puntuale che anche i grandi brand alla ricerca di novità, si rivolgono ai giovani designer dell’incubatore per commissionare nuove collezioni e ricercare nuovi prodotti e spunti: il marchio di Les Atelier de Paris garantisce per loro.

In collaborazione con INMA e grazie al finanziamento della Fondazione Bettencourt Schueller, è stata poi costituita la Pépinière du Viaduc des Arts, uno spazio riservato a aziende già nate, ma giovani (non più di tre anni dalla costituzione) a cui viene messo a disposizione a costi più che accessibili (150 euro mensili il primo anno, 175 il secondo, 200 il terzo). Alla Pépinière, che si trova all’interndo dei locali di INMA, si può soggiornare per un massimo di tre anni (con un quarto opzionale) durante i quali le imprese di nuova costituzione, hanno la possibilità di consolidarsi e strutturarsi, farsi una propria clientela, affacciarsi al mercato internazionale, fino ad essere in grado di spiccare il volo da sole. Oltre allo spazio, anche in questo caso, vengono messi a disposizione consulenti specializzati che accompagnano le aziende nella crescita e nell’affermazione sul mercato e anche qui si accede attraverso apposito bando e selezione.

Eccellenza nell’erogazione formativa è stata testimoniata dalle visite a Mobilier National e all’attigua Manufacture des Gobelins e a ENSAAMA – École Nationale Supérieure des Arts Appliqués et des Métiers d’Art.
1513757_421986567948733_2115951897753685660_nLa Manufacture des Gobelins nasce nel 1602 per volontà di Enrico IV che voleva preservare e il meglio dell’arte della tappezzeria francese. Oggi come allora la scuola della Manufacture accoglie giovani addetti al telaio verticale che vengono formati per portare avanti la prestigiosa tradizione di tappezzeria francese. Dopo un primo anno di selezione, durante il quale si cerca di capire se il candidato ha le capacità manuali e tecniche adatte al lavoro che lo attende, si entra nella scuola che dura 4 anni. Gli studenti ricevono un piccolo stipendio e hanno l’opportunità di seguire master di aggiornamento in Francia come all’estero. Al termine del percorso formativo si è a tutti gli effetti addetti tessitori dei Gobelins.

Il Mobilier National, a pochi passi dalla Manufacture des Gobelins, è invece il prestigioso deposito di tutta la proprietà mobiliare di Francia. Qui i mobili vengono catalogati e direzionati verso le varie officine interne di restauro. Se lo “stato di servizio” glielo consente, andranno ad arredare gli uffici dell’Eliseo o i boureau dei consolati francesi nel mondo. In caso contrario sarà il museo più adeguato a ospitarli.

10930118_422489184565138_482165646074809388_nApprofittando del fine settimana Portes Ouvertes abbiamo avuto poi modo di visitare ENSAAMA École Nationale Supérieure des Arts Appliqués et des Métiers d’Art, con cui già da alcuni anni abbiamo avuto scambi per portare avanti un progetto di master transnazionali. La scuola nasce nel 1996 dalla fusione tra una scuola di arti applicate e una di mestieri d’arte. È una scuola pubblica (i nostri accompagnatori ci riferiscono con orgoglio che in Francia l’eccellenza formativa va ricercata nella scuola pubblica), totalmente gratuita per gli studenti ai quali viene chiesto solo di sostenere le spese per eventuali materiali particolari da utilizzare nei progetti e non previsti dalle dotazioni scolastiche.
La specializzazione in Mestieri d’Arte abbraccia una grandissima varietà di materie: vetro e vetrata artistica, lacca, mosaico e affresco, metallo. Il diploma in arti applicate apre invece le porte alle specializzazioni in grafica, design di prodotto, moda e innovazione tessuto, scenografia e allestimento teatrale.
Non poteva infine mancare una visita a INMA (Institut National des Métiers d’Art) con cui abbiamo un partenariato attivo fin dal 2008 e con cui abbiamo discusso della progettazione delle Journées Europeennes des Métiers d’Art (JEMA) 2015.

L’esperienza ci investe di un’incredibile energia creativa e progettuale. I Mestieri d’Arte italiani, la sterminata forza creativa delle nostre aziende, il vigore e la fiducia dei giovani che si affacciano oggi a questo mestiere hanno solo bisogno di ingredienti nuovi che siano la spinta per imboccare la giusta direzione. A partire dalla necessità di ripensare da zero l’offerta formativa, passando per servizi alle imprese più professionali ed efficaci, fino allo snellimento della burocrazia, è necessario avviare iniziative coordinate. In sostanza, abbiamo la stoffa, ma dobbiamo metter mano a ago e filo se non vogliamo disperdere questo immenso patrimonio.

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